mercoledì 19 novembre 2008

TRACERT - Il tracciamento

La telematica definisce con traceroute quell’applicazione (diagnostica), in qualunque linguaggio scritta, in grado di ricavare il percorso “tracciato” dai pacchetti dati sulle reti informatiche, ossia l'indirizzo IP di ciascun router attraversato di volta in volta per raggiungere il destinatario richiesto. Tale termine indica, oltre all'applicazione, anche il tragitto riportato dalla applicazione stessa (trace=traccia; route=itinerario, percorso), traceroute diventa un vero e proprio report, un giornale di bordo dei pacchetti dati trasmessi. Operazioni simili ad esse sono possibili con il comando "ping"( Packet InterNet Groper); il ping rende immediatamente il tempo in millisecondi occorso ad un pacchetto ICMP (Internet Control Message Protocol) per raggiungere un server o un altro computer remoto e tornare al mittente.
L’applicazione di cui trattiamo, il Traceroute, impiega quella caratteristica del protocollo IP (internet Protocol) di un messaggio denominata TTL (time to live), che specifica il numero dei server che il pacchetto dati potrà percorrere, prima di essere dichiarato scaduto e rispedito indietro al mittente. L’applicazione fa eseguire tre prove per ciascun router superato, ognuna delle quali impiega un tempo dato. Nella figura sottostante la rituale schermata di un Tracert:


Ecco in breve il funzionamento: qualsiasi router che riceva un pacchetto dati, prima di spedirlo nuovamente, diminuisce il campo TTL di una unità. Se il router attraversato scopre che il campo TTL ha raggiunto il valore nullo “0”, invia al mittente del messaggio un avviso di errore ICMP – un protocollo che trasmette informazioni circa i malfunzionamenti – specificando l'indirizzo del router che l'ha generato. La traceroute, dunque, invia al destinatario di cui si intende conoscere il percorso di tracciamento, un messaggio con il campo TTL impostato ad "1". Il primo router che lo riceverà, decrementerà di uno il campo TTL, poi constaterà che il suddetto campo, ormai, ha raggiunto lo "0", ed invierà un errore al mittente; l'applicazione memorizzerà in tal modo l'IP del primo router, quindi invierà un nuovo pacchetto, stavolta con il campo TTL preimpostato a "2". Questo rito sarà ripetuto per "n" volte finché il pacchetto non sarà arrivato al destinatario. In conclusione, l'applicazione rappresenterà (vedi immagine sopra) la lista degli indirizzi IP dei router su cui hanno viaggiato i pacchetti dati, il tempo medio (Avg da average,) il tempo massimo, il tempo minimo (in millisecondi), che il messaggio IMCP ha impiegato nei tre tentativi di invio. Dunque, riuscendo a calcolare il tempo trascorso tra la spedizione di un pacchetto e l'arrivo del corrispettivo messaggio d’errore è possibile contestualmente verificare la velocità di risposta dei vari router. Forse nel suo uso più esteso traceroute è impiegato per rilevare eventuali problemi di connettività. Tuttavia riportando l'elenco di router superati dai pacchetti, consente, seguendoli IP per IP, di conoscere il sentiero percorso verso uno specifico indirizzo web. Lasciando individuare ad un cybernauta interessato la posizione presunta di ciascun firewall eretto.