sabato 10 ottobre 2009

Acknowledgements


A questo punto di un viaggio usa fare i ringraziamenti, ed io avventuroso viaggiatore non intendo esimermi. Credo che quello dei riconoscimenti a quanti ci hanno supportato, aiutato, guidato durante il nostro lavoro sia un momento fondamentale.
l’Ateneo. Intendo iniziare rivolgendo un ringraziamento di cuore al mio relatore Francesco Amoretti, guida fraterna e stimolo costante durante tutta la stesura della tesi, e al mio correlatore Vito Iorio per la sua cortese disponibilità.
Ad essi vorrei aggiungere tutti gli altri docenti, in particolare: Gino Frezza sempre attento e generoso di consigli nei miei confronti; Emilio Lillo D’Agostino bizzarro e fascinoso; Guelfo Tozzi che mai mancava di chiedere dei progressi nella mia carriera universitaria, come pure faceva Paolo Piciocchi, ed anche lui ringrazio. Come dimenticare poi amici come Alfonso Amendola e Felice Addeo. Come dimenticare il ‘mitico’ Alessandro Laudanna.
Tutti uomini? No, ritengo ad esempio, l’incontro con Caterina D’Elia e con Daniela Vellutino fra le tappe più importanti di tutta l’escursione, per cui vanno aggiunte alle persone verso le quali ho un debito di riconoscenza.
– I could never forget anyone of them, I will never forget Shane Niall O’ Higgins, one of us – .

Shangri-La. Ottobre 2004, sono arrivato all’UniSa per assistere alla cerimonia di apertura che terrà Roberto Cordeschi, ondate di ragazzi rumorosi mi travolgono, mi stordiscono, quasi affogo. Ancora non conoscevo don Marco.
Atterrito e preso dallo sconforto ero ormai deciso a tornare indietro – per l’alto livello di segretezza che ammantava i miei primi passi universitari, nessuno avrebbe saputo, della mia viltà –, quando ho incontrato una ragazza, dai capelli (moltissimi) ricci, lunghi e morbidi, con gli occhi verdi, le chiedo di indicarmi il leggendario Centro Stampa. Ebbene, questa ragazza (come mi avesse) preso per mano, mi ha condotto pazientemente fino alla Laurea Triennale. – Grazie Serena, sai quanto ti voglio bene –.
Poi come un fiume in piena sono venuti Adriano, Leonardo, Roberta Di Folco, Gennaro Romano, Sebi, Domenico, Dodored ed altri ancora, tanti troppi per ricordarli tutti. Tuttavia, Roberta Ciaburri devo nominarla per avermi aiutato in zona Cesarini con un suggerimento al limite dall’ammonizione in uno degli esami sostenuti.
Con altri giovani meravigliosi ho potuto approfondire il rapporto, solo alla magistrale, studenti come: Erika, Maria Letizia, Dadi, Lula che ride, Grazia, Cono Vincenzo, resteranno impressi nella mia mente, con i loro occhi vispi e lo sguardo intelligente, ed il loro accettarmi con curiosità. E poi, Domenico, Platinello, Fiore, Maria Fabozzi un pozzo di ironia, Roberta Finicelli ogni volta più bella, Gianfranco e, infine ma non in coda, Michela Barbarino, una esperienza ristrutturante, andrebbe ringraziata solo per il fatto che esiste, una ragazza troppo vera, per.. come dire, essere vera. Questo è stato e resterà il mio Shangri-La.

Dei sognatori come me. Ho sempre vissuto avendo come stimoli i sogni, Shangri-La è stato uno di essi. Un viaggio onirico, a volte incanto a volte allucinazione, consumato insieme ad altri instancabili eroi come me.
Indimenticabile compagno, ad esempio, è stato Luciano Arciuolo, professore di matematica, che per tenersi occupato aveva deciso, ultra quarantenne deluso dalla politica, di ripercorrere le strade della formazione ripartendo dal basso, un caro amico che ancora sento al telefono.
Indelebile sarà il ricordo di Romilda D’Urso, professoressa di lettere in pensione, À la recherche du temps perdu.
Ancora una volta, per ultimo, ma principalmente per evidenziarne la rilevanza, devo porre una persona molto importante, Giacomo Paraggio, il mio fratello Jack. Senza di lui non avrei potuto ottenere gli alti risultati conseguiti, un personal trainer efficace ed efficiente per dirla alla Piciocchi. Un amico unico, col quale tirare tardi per pianificare, fra un motto di spirito e una battuta, tutte le tappe del cammino da percorrere. Un confidente, anche per questioni non strettamente inerenti la carriera formativa, un uomo saggio, – ‘n’amico che sape campa’–. Gli auguro di trovare quello che cerca.

Liliana Longobardi. Mi avvio alla conclusione, ringraziando con tutto il cuore, una donna per la quale nutro la massima ammirazione, sotto tutti i punti di vista, è Liliana Longobardi, che con l’occhio amorevole di una sorella mi ha guidato nei passi fondamentali della mia vita universitaria. Grazie anche a te amica mia, grazie di tutto.

Angela Parlato. E’ mia moglie, una donna splendida che ebbi la fortuna di incontrare più di trent’anni fa, la amo sopra ogni cosa. In queste righe finali (...la cosa la imbarazzerà, schiva come è, ma non m’importa), voglio chiederle perdono per averla trascurata durante questi cinque anni. Lei prima di me ha compreso l’importanza di quanto stavo facendo, e instancabile come al solito è corsa in mio aiuto.

Non so se ho meritato tutto questo...

La Cina chiede più libertà su Internet

I cinesi chiedono maggior libertà nell'accesso ed utilizzo della Rete. Pubblico un link a Repubblica di oggi che tratta molto bene l'argomento. Cina un altro Paese in cui la libertà di stampa non esiste..